Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2013-10-10-Speech-4-199-500"
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"Non è accettabile che nel ventunesimo secolo in molti Paesi del mondo centinaia di migliaia di persone siano discriminate sulla base dell'appartenenza a una casta. Si tratta di un fenomeno che in alcuni Stati asiatici come India, Nepal, Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka è ancora oggi molto diffuso, e che arriva a contemplare anche le cosiddette "pratiche di intoccabilità". Tuttavia, la discriminazione basata sul lavoro e la nascita è presente anche da altre parti, come in Yemen, Mauritania, Nigeria, Senegal e Somalia. L'Unione europea dovrebbe far valere la sua voce, specialmente in occasione degli accordi commerciali che stringe con questi Paesi: non si può essere garanti dei diritti delle persone e dei lavoratori solo in determinate occasioni, ma bisognerebbe esserlo sempre. Anche all'interno dei nostri Stati Membri si stanno verificando negli ultimi anni sempre più fenomeni di discriminazioni di casta, dovuti all'immigrazione di intere comunità provenienti da questi Paesi, dove queste tradizioni millenarie sono rimaste radicate nella popolazione: anche su questo l'Europa dovrebbe vigilare, per non consentire che questo avvenga addirittura all'interno dei nostri confini."@en1
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