Local view for "http://purl.org/linkedpolitics/eu/plenary/2013-10-08-Speech-2-363-125"

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"Il genericidio si combatte prima di tutto con un forte cambiamento culturale e il caso della Corea del Sud, che si sta avviando verso la normalità, sebbene avesse un rapporto numerico tra i sessi distorto, ne è la prova. Non vi sono dubbi che bisogna combattere lo stereotipo della preferenza del figlio maschio e ciò va senz'altro aiutato con una politica e una cultura che incoraggia la parità tra i sessi. Il genericidio, però, non rappresenta soltanto un problema per le donne che lo subiscono, ma anche per la vita che in loro non viene rispettata a causa delle pratiche di selezione del genere prima della nascita e degli aborti forzati. L'Unione europea dovrebbe avere, a mio avviso, una posizione chiara e forte sul punto, in linea con quanto afferma la Dichiarazione dei diritti dell'infanzia, che cioè "ogni bambino ha diritto a una protezione giuridica adeguata prima e dopo la nascita, alla sopravvivenza e allo sviluppo e che le bambine godono di uno status paritario". Oltre a una politica in difesa della vita, L'Europa dovrebbe, inoltre, diffondere la cultura dell'obiezione di coscienza, come possibilità di rifiuto a dar luogo a pratiche abominevoli e irrispettose della vita."@en1
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